Partita IVA all’Estero: ci sono davvero Vantaggi Fiscali?

Quando è necessario aprire Partita IVA all’Estero? Ha dei vantaggi o dei rischi? Ecco tutto quello che devi sapere riguardo Partita IVA e Tassazione Estera.

La Partita IVA all’Estero serve sia per lavorare dall’Italia con privati, professionisti e imprese esteri, che per lavorare regolarmente in un altro Paese se decidi di espatriare.

Ma come funziona? Quali sono i requisiti? Conviene? Te lo spiego in questo post.

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Quando aprire partita IVA all’Estero?

In aeroporto per trasferire la propria partita iva all'estero

Sono 2 le situazioni in cui puoi trovarti se vuoi aprire una Partita IVA all’estero:

1- Vuoi espandere la tua Attività all’Estero

La Partita IVA all’estero si chiama VAT Number. VAT sta per Value Added Tax: nient’altro che la versione internazionale della nostra Imposta sul Valore Aggiunto.

La partita IVA all’estero è necessaria a chi allarga la propria attività all’estero, intraprendendo azioni commerciali con soggetti esteri: dunque è necessaria per chi vende beni o servizi a privati o aziende al di fuori del suolo italiano.

2- Vuoi trasferirti all’Estero

Un’altra questione nasce invece se la tua intenzione è di trasferirti all’estero e di stabilire la sede della tua attività in un nuovo Paese: in questo caso, dovrai seguire le norme fiscali del Paese in cui apri la tua attività.

Partita IVA comunitaria

La Partita IVA Comunitaria è la partita IVA che puoi aprire e gestire in qualunque Paese membro dell’Unione Europea.

Tra i vantaggi di far parte dell’Unione Europea infatti c’è il principio di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi: in pratica, ogni professionista o impresa può muoversi e lavorare all’interno di tutto il territorio europeo.

L’apertura di una partita IVA quindi può essere effettuata in qualsiasi Paese UE. E, allo stesso modo, è possibile lavorare con soggetti che vivono in tutto il territorio Europeo aprendo una partita IVA comunitaria.

La P.IVA comunitaria conviene?

Il vantaggio dell’apertura di una partita IVA comunitaria è che ti permette di collaborare con soggetti residenti in tutta Europa.

Non ci sono invece particolari vantaggi economici.

Come si apre una partita IVA all’estero in UE?

ragazzo con partita iva lavora a computer

La Partita IVA Comunitaria è gratuita e può essere aperta sia da chi ha già Partita IVA in Italia che da chi sta aprendo Partita IVA per la prima volta.

Nel primo caso, basta richiedere all’Agenzia delle Entrate (o all’equivalente estero, se risiedi in un altro Paese europeo) l’iscrizione al VIES: il VAT Information Exchange System. Si tratta di una banca dati elettronica che convalida il numero di Partita IVA autorizzandolo a compiere azioni commerciali all’interno del territorio Europeo.

In caso di prima apertura della Partita IVA in Italia, bisogna semplicemente compilare il capo “Opzioni Intracomunitarie” nel modello AA7 o AA9 da presentare all’Agenzia delle Entrate: la P.IVA verrà automaticamente iscritta al VIES.

Se ti sembra complicato, ti consiglio di chiedere aiuto a Fiscozen: l’apertura della partita IVA è inclusa nell’abbonamento annuale al servizio e i consulenti sapranno suggerirti il modo migliore per procedere.

Partita IVA Europea tasse: dove le pago?

Le tasse, le imposte e i contributi che pagherai per la tua Partita IVA sono quelli del Paese in cui apri Partita IVA.

Nel caso italiano, ad esempio, è previsto un contributo annuo del 26,23% da versare all’INPS o all’ente previdenziale professionistico di riferimento, più il pagamento dell’IVA su ogni fattura e dell’IRPEF (se sei in regime ordinario) oppure dell’imposta sostitutiva sul reddito imponibile (se sei un forfettario).

Trovi più informazioni nell’articolo sui costi di una partita IVA.

Obblighi Partita IVA comunitaria

La partita IVA comunitaria non è esente da obblighi. In particolare dovrai:

  • effettuare le dichiarazioni IVA trimestrali già previste per il regime ordinario;
  • effettuare la dichiarazione INTRASTAT;
  • tenere un registro delle vendite comunitarie;
  • gli adempimenti previsti dal Paese in cui apri partita IVA.

L’Agenzia delle Entrate monitora la presentazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie effettuate e, se per quattro trimestri consecutivi non sono state presentate o non hai effettuato nessun operazione con l’estero, dopo una comunicazione formale, può escluderti dal VIES.

Partita IVA extra-UE: esiste?

Nei Paesi Extra-UE le cose possono funzionare in maniera molto diversa rispetto al nostro. La Partita IVA potrebbe non esistere o essere sottoposta a requisiti e obblighi particolari.

Considerando che nel Mondo esistono 193 nazioni, sarebbe impossibile valutare tutte le normative relative all’apertura di Partita IVA in questi Paesi o a come scambiare beni e servizi con essi, dunque:

  • se decidi di aprire Partita IVA all’estero, ti consiglio di rivolgerti al Consolato Italiano o all’AIRE per maggiori informazioni;
  • se vuoi lavorare con clienti extra-UE con la tua P.IVA italiana, ti consiglio di chiedere consiglio a un consulente Fiscozen, che saprà spiegarti al meglio come fare.

Partita IVA all’estero: aprire in un Paese diverso dall’Italia

mano regge mappamondo

Se risiedi stabilmente all’estero o stai pensando di trasferirti, puoi aprire partita IVA direttamente nel Paese in cui ti trovi.

Se scegli un Paese UE, come ti dicevo prima, vale il principio di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi: potrai aprire partita IVA seguendo le regole del Paese in cui porti la residenza e, se decidi di continuare a collaborare con i tuoi clienti italiani, dovrai iscriverti al VIES tramite le modalità previste da quel Paese.

Puoi fare lo stesso anche nei Paesi extra-UE, spostando la tua residenza. Solo, le regole potrebbero essere più complesse e dovrai informarti bene: i requisiti variano da Stato a Stato e sono previste diverse convenzioni (e obblighi) con i Paesi esteri, come ti accennavo nel paragrafo precedente.

Ecco alcuni esempi di come funziona la partita IVA in alcuni dei Paesi in cui più italiani decidono di lavorare.

Partita IVA spagnola

spagna

In Spagna la Partita IVA corrisponde al CIF, un Codice di Identificazione Fiscale.

Per aprirne una, da cittadino Italiano, dovrai fare richiesta per ottenere un codice fiscale NIE al Commissariato di Polizia, presentare il modulo di inizio attività all’Agencia Tributaria (l’Agenzia delle Entrate spagnola) e iscriversi alla Seguridad Social (l’ente previdenziale spagnolo): in pratica, l’ITER è molto simile a quello italiano.

I vantaggi della partita IVA spagnola sono la burocrazia e la contabilità molto più semplici di quelle italiane e uguali per tutti (tanto che non c’è quasi bisogno di un commercialista).

Tutte le spese sono deducibili e il pagamento delle imposte va calcolato sulla differenza totale tra incassi e spese. La pressione fiscale oscilla tra il 20 e il 35%, ma per la prima apertura la quota mensile si assesta sui 50€ per i primi 6 mesi si attività. Non esistono i tanto odiati anticipi che si versano in Italia.

Partita IVA al’estero in UK

Nel Regno Unito il VAT Number è necessario solo quando il volume d’affari annuo supera 85.000£. Se è inferiore, basta registrare la propria società presso le Company Houses, una sorta di Camera di Commercio.

Solitamente, professionisti e piccoli business vengono registrati come LTD, una sorta di srl, la cui creazione costa circa 12£ e necessita di disporre di una sede legale, un amministratore, un conto corrente e un recapito telefonico un UK. La tassazione massima è del 19%.

Partita IVA in Germania

trasferirsi con la partita iva all'estero in Germania

La partita IVA tedeca ha un nome niente male: Umsatzsteuer-Identifikationsnummer, più spesso chiamato USt-IdNr, e la procedura per aprirla è complicata quanto il suo nome.

Per aprirla devi avere l’Identifikationsnummer (numero di identificazione fiscale), un indirizzo di residenza, un’assicurazione sanitaria e un conto bancario tedeschi. Dovrai anche presentare un piano finanziario e uno delle spese previste presso l’ufficio delle imposte e pagare tra i 50 e i 110€ di tassa di domanda.

Per l’IVA, l’aliquota massima è del 19%, mentre Se guadagni più di 450€ al mese dovrai versare i contributi previdenziali, anch’essi pari a circa il 19%.

Partita IVA in Svizzera

In Svizzera l’apertura della partita IVA è obbligatoria una volta superati i 100.000 CHF annui.

Per l’apertura dovrai nominare un rappresentante fiscale domiciliato in Svizzera che sarà tenuto alla liquidazione trimestrale dell’IVA. Dovrai poi aprire un conto corrente e iscriverti al Registro di Commercio Svizzero (a pagamento: costa 120 CHF fissi più una spesa di costituzione che parte dai 5000 CHF)Le imposte da pagare si aggirano tra il 16 e il 25%.

Partita IVA all’estero USA

Negli USA non esiste una vera e propria partita IVA, ma dei codici identificativi:

  • EIN, che identifica le società;
  • ITIN (Individual Taxpayer Identification Number), per le persone fisiche anche non cittadine che guadagnano nel territorio degli States;
  • SSN, una sorta di codice fiscale;
  • STN (Sales Tax Number), che serve per le tasse sulle vendite stabilite dai vari stati.

Per avviare un’attività, ti consiglio di rivolgerti alla Camera di Commercio Italo-Americana, che ti spiegherà requisiti e obblighi fiscali americani.

Lavorare in Italia con Partita IVA all’estero

fiume Tevere a Roma

Se hai una partita IVA all’estero all’interno dell’Unione Europea, puoi comunque lavorare per clienti italiani iscrivendoti al VIES.

Se invece hai un’attività in un paese extra-UE, bisogna valutare bene: conviene chiedere informazioni più dettagliate a agenzia per le entrate, camera di commercio e consolati locali.

Lavorare all’estero con P.IVA italiana

Allo stesso modo, per lavorare in UE con P.IVA italiana basta l’apertura gratuita della partita IVA comunitaria, mentre per i Paesi fuori dall’Europa, come suggerivo anche nel paragrafo precedente, ti consiglio di chiedere informazioni ai consulenti di Fiscozen.

Dove conviene aprire partita IVA all’estero?

Se volessi trasferirti e aprire partita IVA all’estero, ti conviene farlo in un Paese in cui la pressione fiscale è più bassa rispetto alla nostra – e, se vuoi mantenere facilmente i tuoi clienti italiani, possibilmente all’interno dell’Unione Europea.

Tra i paesi più convenienti per aprire partita IVA all’estero grazie alle tasse ridotte rispetto a quelle che paghiamo in Italia ci sono:

  • Romania;
  • Bulgaria;
  • Irlanda;
  • Repubblica Ceca;
  • Estonia;
  • Lituania;
  • Svezia;
  • Danimarca;
  • Canarie.

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